Don Michele Bianco da Torre le Nocelle, in provincia di Avellino, è nato nel 1966 a Baselice, nei pressi di Benevento, ed è sacerdote, rettore del santuario di San Ciriaco, teologo, esorcista, scrittore, e docente universitario. Al pensare che un uomo possa essere capace di tanto, si fa fatica a credere che possa essere vero. Don Michele é davvero tutto questo. Il parroco instancabile, serve il Signore officiando messa, ricevendo pellegrini e chiunque voglia confessarsi o confidarsi con lui. Il suo tempo é dedicato al prossimo, ai suoi studi, alla meditazione e alla preghiera. Durante le solenni festivitá, si immerge anima e corpo nelle processioni e conduce il popolo per le strade del paese e con le preghiere a Dio. Con la zimarra addosso, don Michele testimonia il suo attaccamento alle radici della Chiesa, e questo, al di là delle apparenze, fa la differenza nel mondo ecclesiastico. Don Michele é dotato di “carismi” intesi nel significato teologico di doni divini elargiti dal Cielo a vantaggio dell’intera comunità; interessante, tra questi, la “cardiognosia”, e cioè la “conoscenza dei cuori”. Dal greco cardia = cuore e gnosis = conoscenza, tale termine indica la capacità di comprendere i segreti del cuore. E proprio mentre don Michele legge i cuori di coloro che gli parlano, non può non notarsi la trasmissione di una straordinaria serenità. Colloquiando con lui, si nota la sua vasta cultura testimoniata dalle frequenti citazioni latine condita da una manifesta intelligenza. Quando si dialoga con don Michele, ad un tratto, quasi all’improvviso, egli esprime delle frasi precise, precisissime, a volte diagnosi cliniche veritiere che soltanto dalla conoscenza della scienza medica potrebbero provenire, e non da un uomo che medico (di fatto) non è, ed è lì che don Michele diventa “tramite”, perché è tramite quei momenti improvvisi di parole precise che ci trasferisce quelle frasi che non possono che provenirgli dal Cielo. E lui continua, senza stancarsi, tutti i giorni, con brevissime pause di riposo, risponde a tanti, instancabile officia messa, riceve in confessionale e parla. Parla con una serietà che non è pesantezza ma è, per dirla come Calvino, “planare dall’alto”, guardando con giusto distacco ed obiettività, consigliando la soluzione più saggia, non risparmiando sentimenti solidali ed anche espressioni ironiche. Sempre ricchi di contenuto sono i suoi discorsi, limitati al solo bene, evitando quanto può esserci di superfluo, perché nel superfluo e nell’inutile c’è il diabolico. Andateci, andate a trovarlo presso il santuario di San Ciriaco a Torre le nocelle (Av). Che crediate o no.