VIOLENZA DI GENERE E LE INIZIATIVE DELL’ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE (I.N.P.S.) 

Domani, 25 novembre, ricorre la “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, e l’I.N.P.S. ribadisce e rinnova il suo impegno con iniziative di sensibilizzazione e di tutela concreta rivolta alle vittime di violenza di genere. Quest’anno, a pochi giorni dall’assassinio della poco più che ventenne Giulia Cecchetin per mano dell’ex fidanzato, gli animi sono maggiormente provati e la celebrazione appare più sentita, se consideriamo che, al termine di questo 2023, le statistiche hanno registrato ben 107 vittime di femminicidio dall’inizio dell’anno (una ogni tre giorni). 

L’I.N.P.S. ha già da tempo materializzato l’intervento a sostegno delle vittime tramite la Guida in 7 passi, documento contenuto un’apposita sezione del suo portale telematico, dalla quale emergono indicazioni sulle iniziative, sulle tutele e sui servizi, di natura socio-economico-amministrativa (Congedo e Indennità, Reddito di libertà, etc.), che l’Istituto può offrire alle vittime di violenza intesa nell’accezione più ampia, sia fisica che psicologica che economica, nonché l’incoraggiamento alla denuncia e la tutela degli orfani nel caso di femminicidio. 

Nella lotta al fenomeno in vertiginosa ascesa, il primo passo, come capeggia nelle news sull’argomento del sito istituzionale, “parte sempre dal cambiamento, dalla consapevolezza e dalla diffusione della cultura del rispetto” nei confronti della donna e del prossimo in genere. 

Nell’attesa di eventuali nuovi indirizzi normativi finalizzati alla maggiore circoscrizione e gestione delle misure preventive, correttive e lenitive del fenomeno, in linea con il bisogno sociale di espressioni manifeste contrarie al dramma della violenza, rappresentativo appare il gesto di illuminare ogni sede dell’I.N.P.S. (in foto la sede del Centro medico legale dell’I.N.P.S. di Avellino) con la luce rossa, il colore simbolo, e, nelle sale degli Uffici Relazioni con il Pubblico, la postazione di una panchina rossa ovvero di una locandina con la scritta “Posto occupato”, per dare risalto al vuoto lasciato da chi non c’è più.