Don Leone da Cairano, parroco del comune di Andretta (AV), esorcista riconosciuto sia dalla Chiesa che dal popolo, fu molto sensibile alla richiesta di essere intervistato. Pieno di fervore cristiano si prestò volentieri a trattare argomenti difficili per “accendere la speranza” attraverso l’informazione.
Don leone, ci informi su come il male tenti alla vita dell’individuo.
il demonio si insinua promettendo la felicita’, ma è pura illusione che porta ad una tale delusione che a sua volta conduce ad una esasperazione che sfocia nella distruzione, che è l’ultimo traguardo. Inizia la sua azione facendo avvertire un vago malessere che simula una malattia organica o mentale. Il sofferente non trova sollievo con niente e man mano che passa il tempo, peggiora sempre di più; a volte, il soggetto, ha momenti meno dolorosi ma è sempre il demonio che per non farsi scoprire, consente degli apparenti miglioramenti, facendo credere che si tratti di malattia che, a volte, potrebbe anche coesistere. Qui, in tal caso, mentre la scienza indaga sui processi naturali, sotto l’aspetto scientifico, la Chiesa vede oltre, dietro questa parvenza scientifica, nel sottofondo, vede un essere che ci odia da morire e desidera la nostra fine. Nel Vangelo abbiamo il caso di un epilettico indemoniato ove coesistono, la malattia (epilessia) e la possessione diabolica. In sostanza, col tempo, la vittima avverte una voce che si esprime con frasi distruttive, tipo: “Ma che ci stai a fare”, “Non vali nulla”, “Non è meglio che ti suicidi” e questa è la fase più pericolosa di rischio suicidio.
Alcuni anni fa, Papa Wotyla annunciò ufficialmente che bisognava combattere il demonio. Lei ha affermato che il male agisce di nascosto,
“Si, è molto abile. Dice Sant’Alfonso che la forza del demonio è nel camuffarsi; quando si svela è perduto. Eva cadde nella trappola perchè non fece domande; non fu tentato Adamo perchè l’uomo è più portato al raziocinio. La donna, nelle scelte pratiche, si fa dominare più dal sentimento e dalla fantasia che dal raziocinio. Non fu tentato Adamo perche’ avrebbe potuto chiedere “chi sei tu, da dove vieni, cosa mi vieni a dire”; con Eva invece, fomentando, riscaldando la sua fantasia, allettando la sua vanità, non le diede la possibilità di fare domande. Santa Teresina afferma che se la donna si fermasse un attimo a riflettere, non cadrebbe nelle tentazioni diaboliche.